È il momento di contare.
È il momento di contare.
“Quanto devo chiedere?”
“Non sarà troppo?”
“Cosa do gratis?” e “Cosa diventa a pagamento?”
Il tuo saper fare racconta della professionista che sei diventata
col tempo, la formazione continua e l’esperienza. Il Valore che sei in grado di
dispensare è frutto di sacrifici, motivazione e determinazione che hanno avuto
anche un prezzo.
La stima di te come professionista passa anche attraverso il
riconoscimento economico. Per riconoscere il tuo valore, a volte, è necessario
un viaggio a ritroso, nel tempo. Nel corso del quale ripercorri le tappe che ti
hanno portato ad acquisire competenze, conoscenze e disinvoltura nel fare.
Nel percorso con me, questo è un punto cardine.
Quando mi chiedono, ma secondo te, “quanto posso chiedere?” Io
rispondo dicendo: prendi carta e penna e crea 2 colonne. Sulla prima scrivi:
Spese. Per spese s’intende tutto ciò che destini all’acquisto di beni e servizi
e garantiscono il tuo tenore di vita. Nella seconda colonna Investimenti. Per
investimenti devi intendere tutto ciò che ti darà frutti. Ti permetterà di
rientrare del capitale iniziale e genererà nuova ricchezza.
Poi domandati: Quante ore mi serviranno per portare a termine Il
lavoro richiesto? Conoscere il valore di ciò che offri ti aiuterà ad avere consapevolezza
del tuo prodotto/servizio. E determinare il prezzo.
Facciamo 2 calcoli veloci ma soprattutto semplici. Io li ho fatti
con la mia commercialista.
Es: Se come consulente, a regime forfettario, vuoi guadagnare 100€
netti l’ora, dovrai chiedere 133€ da cui detrai le tasse (coefficiente di
redditività, Inps, imposta sostitutiva). Ovvio l’Iva è fuori dal conteggio così
come pure tutte le eventuali spese legate alla trasferta.
Il tempo è danaro. Ragionare su quanto vale un’ora del tuo tempo,
tutte le volte che ti ritrovi a fare ciò che non hai voglia di fare, ti darà la
misura di quanti soldi butti, ogni volta che fai perchè ti senti in obbligo.
Ora che hai questi punti di riferimento, ci rifletterai su?
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