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Visualizzazione dei post con l'etichetta Cambiamento. Crescita personale

Sai di cosa hai bisogno?

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  Cosa aspettarsi da un percorso di coaching. Sapevi che la parola coach viene dal nome di un villaggio magiaro di nome Kochs, dove costruivano le carrozze? La lingua inglese utilizza, la parola Coach per indicare sia la carrozza che l'allenatore. Riflettendoci bene questa duplicità, ben definisce l'essenza stessa del #coaching. La carrozza ti accompagna, accoglie e contiene. L'allenatore, attraverso l'ascolto attivo, l'empatia, l'osservazione, le domande, gli esercizi ed i feedback allena la tua mente a scovare, progettare, trovare risorse per raggiungere il successo desiderato. Il coaching si fonda sulla relazione tra coach e coachee. E' una relazione incentrata sul fare. Agire affinchè tu riscopra i tuoi #talenti innati, diventi consapevole di quelli acquisiti, ritrovi la felicità ed il benessere desiderati. I cardini del coaching sono 5: consapevolezza, fiducia in sè stessi, scelta, responsabilità, autonomia.

MITRAGLIETTA? Come comunicare in maniera efficace.

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Gioca a freccette. "Penso di avere un difetto. Sono prolisso, sembro una mitraglietta. Uso tante parole per esprimere un concetto, anche semplice, perdendo di vista l'obiettivo. Quando sono con un cliente o con un collaboratore, lo inondo di parole. Parlo, parlo, parlo. Sento di comunicare in maniera inefficace. Mi sembra di vedere, negli occhi del mio cliente perplessità dapprima, e poi noia. E' frustrante, mi fa sentire insicuro. Cosa posso fare?" Gioca a freccette. Sì, hai letto bene!!! Giocare a freccette ti insegnerà: a visualizzare il tuo obiettivo. Ti allenerai a coordinare la vista, con le parole ed ai gesti. Imparerai ad ascoltare, ad aspettare il tuo turno per parlare, per agire. A rilassarti prima di agire. A concentrarti, solo, sul tuo obiettivo per raggiungerlo. A agire entro un certo tempo. Un tempo mi occupavo anche di didattica, in una struttura d'ispirazione montessoriana. Nel metodo Montessori, l'apprendimento passa attraverso l'esperienz

IMMAGINARE: “ In Me Mago Agere” *

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  Parola d'ordine : CAMBIARE “ Ho bisogno di cambiare ambiente di lavoro. Non mi da più stimoli.  Sento che sta frenando la mia crescita.  Voglio cambiare.” cit. Se anche tu ti ritrovi in questa situazione, allora co- creiamo l'obiettivo. Rispondi alle seguenti domande? Descrivi il tuo obiettivo in maniera positiva. (Evita il NON) E' specifico? Definisci il tuo obiettivo. E' misurabile? Quale azione compirai per avvicinarti, quotidianamente alla tua meta? E' rilevante? rispetto ad altri tuoi obiettivi, questo, quanto è importante? Se l'obiettivo non è particolarmente stimolante, verrà meno la motivazione. E' realizzabile? Qual è, per te, la differenza tra sogni, desideri ed obiettivi? Scadenza: entro quanto tempo vuoi conseguirlo? Le scadenze aiutano a restare focalizzati. Riesci a visualizzare il tuo obiettivo come fosse un film? Quanto più la tua visione è nitida tanto maggiori saranno le possibili

La paura: sei pronta al cambiamento?

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  Qualche giorno fa mi ha contattato un potenziale cliente. Mi racconta che ha problemi sul lavoro: si sente demotivato, sfruttato, non ascoltato abbandonato a se stesso. Gli ho chiesto come potevo essergli utile. La risposta è stata: vorrei che me lo dicessi tu, perché ho paura di sbagliare; di perdere le sicurezze che ho.( Sono vecchio per cambiare, non avrei più sicurezza economica, sono anni che lavoro nella stessa ditta..) La paura è parte di noi. E' un' emozione che va accolta, ascoltata. Il suo compito è quello di proteggerci. Se provi ad affrontarla a muso duro, potrebbe diventare stress e trasformarsi in ansia... La paura è figlia delle tue fragilità. Dunque per ben agire il cambiamento in modo proficuo: impara ad ascoltarla, riconosci e conosci le tue fragilità, conosci e riconosci i tuoi talenti e risorse, abbi fede in essi, abbi il coraggio di sperimentare. Questi piccoli