Perfettamente imperfetta.
Un senso d'insoddisfazione ti accompagna quasi da sempre, come piccoli sassolini nelle scarpe che, camminando, toccano ogni punto della tua vita.
Una sensazione di fastidio che non riesci ad eliminare.
Eppure hai tutto in regola: una casa, un lavoro “decente”, un compagno o una famiglia.
Hai compiuto i passi giusti, forse poco convinta, ma erano quelle da fare, per non deludere nessuno.
Ma allora cosa c'è che non va?
Come mai non riesci ad apprezzare ciò che hai faticosamente conquistato?
La risposta è scomoda.
Ci hanno insegnato che la vita di una persona è come un puzzle. Ci sono dei passaggi chiave, imprescindibili, senza i quali nulla ha senso...
Laurearsi (...)
Avere una relazione stabile, (se sei donna, devi avere dei figli.)
In questo “gioco” c'è una regola non scritta, ma emotivamente vincolante.
Ci tieni tanto all'amore e soddisfazione dei tuoi genitori;
e poi chi sogna di diventare un fallito?
Hai seguito le istruzioni.
Comunque i conti non tornano...
Non percepisci il benessere.
Qual è la spiegazione?
La soddisfazione non è riuscire a comporre tutto il puzzle.
La soddisfazione è nell'ascolto di te, nel identificare e realizzare i tuoi desideri e bisogni.
Per ognuno sono diversi.
Questo vorrebbe dire che devi stravolgere la tua vita?
No, ma significa che è necessario:
Ascoltarsi.
Dare peso a ciò che hai percepito. Spesso si è ciechi difronte al proprio valore.
Così facendo si creano dei piccoli e grandi momenti di verità e felicità, di leggerezza e libertà.
Migliora l'autostima.
Si maturano decisioni importanti, a volte stravolgenti.
Forse non avrai una vita perfetta (perfetta per chi?),
deluderai qualche aspettativa,
litigherai
ti divertirai
ti emozionerai
ti ascolterai
ti darai valore.
Sarai una persona soddisfatta.
Non è mai troppo tardi per cambiare.
Raccontami quali si tuoi “sassolini”?
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