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Visualizzazione dei post con l'etichetta autostima

Il VIAGGIO

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  SE VUOI DARE SPAZIO AL NUOVO BISOGNA LIBERARSI DEL VECCHIO Conosci la storia dei 3 pellegrini? Se non la conosci, continua a leggere. Sulla via di un importante monastero si incontrano 3 pellegrini, ognuno di loro porta in spalla 2 sacchi ingombranti a mo' di sella. Il primo dichiara che nel sacco che porta avanti contiene tutte le sue paure, insuccessi, dolori e frustrazioni, affinchè gli siano da sprone, ma nonostante la sua grinta e determinazione tutto quel carico di emozioni negative lo sfiancano e si arrende. Il secondo decide di viaggiare col sacco anteriore carico di felicità, affetti, successi. Affinchè possano tenerlo motivato durante il suo cammino, ma comunque arranca. Il terzo pellegrino sceglie anche lui di portare davanti il sacco carico di positività per continuare a sentirsi motivato, nonostante la durezza del cammino; ma a differenza degli altri due decide di creare un piccolo squarcio, sul fondo del secondo sacco, che porta sulla sch

Donne di successo

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  Quando imparerai a dire NO, avrai imparato a dire Sì a te stessa. Avrai imparato a darti VALORE. Ho un'amica che ha sempre un “diavolo per capello”. E' instancabile. Si lamenta di essere stanca e continua a lavorare, seguire corsi su corsi, mettere “carne al fuoco”. Si lamenta di non aver tempo per respirare, dice di volere cose semplici e lineari, ma poi... Vorrebbe ridefinire il suo lavoro, diventare leader del suo settore, avere più tempo per i suoi progetti personali, per gli amici.. Figurarsi ritagliare un'ora di tempo a settimana per una sessione di coaching. E rimanda. Nel mio percorso ci sono manager, imprenditrici, donne di “successo” che hanno deciso di far succedere ciò che vogliono. Hanno capito che il tempo ed il luogo per agire è qui ed ora. Prendendo del tempo per la propria crescita. Solo così si arriva in cima. Se anche tu ritieni che sia giunto il tempo di darti valore scrivimi in p

VALORE

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Il Tuo. Seneca diceva: "il dominio di sè è la massima espressione del potere."  Questa frase, per me, è la misura esatta del potere, perché senza la conoscenza attenta e amorevole di te stessa non puoi avere il timone della tua vita. Quante volte hai cercato l'approvazione altrui, legando il tuo valore alla percezione degli altri?  Quante volte hai avuto tumore di ferire ed essere ferita? Quante volte hai, spontaneamente aiutato, ricevendo scarso rispetto per il tuo operato? Io come te ho vissuto sulla mia pelle il dolore che si prova... Vita e lavoro sono 2facce della stessa medaglia. In esse proietti te stessa.  Fa che trasmettano il tuo valore:  • Sii onesta e consapevole di quanto vali. • Allontana chi ti manca di rispetto.  • Trascorri il tuo tempo con persone che possano arricchirti. Lo farete vicendevolmente.  Sii egoista. Quando ti dedichi del tempo, migliora anche la qualità del tempo che dedichi agli altri.  Quanto ti invito a fare l'ho già fatto anch'io

CONSAPEVOLE =FELICE

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Tutto quello che potrebbe succederti quando diventi consapevole. Quando impari ad ascoltarti, inevitabilmente, dai il via ad una serie di piccoli passi che portano ad un grande cambiamento. Questo cambiamento prende il nome di consapevolezza. Spesso se ne sente parlare, soprattutto dei suoi grandi benefici. Ma, dove c'è una grande luce, c'è anche una grande ombra... E nel suo lato oscuro probabilmente troverai: All'inizio un po' di solitudine. Ma come?! E sì, non riuscirai più ad auto sabotarti, perché sentirai  fastidiosa qualsiasi bugia nelle parole, nelle azioni, nei pensieri. Ciò ti farà sentire sola, perchè taglierai tutti quei rapporti costruiti sul nulla, sull'egoismo. Forse ne sarai spaventata, ma ben presto, quel vuoto sarà colmo di ciò che autentico e vivo ti circonda. Anche lo relazioni potrebbero subire un contraccolpo, se frutto di dipendenza e compensazioni. Così la tua cerchia di amici potrebbe assottigliarsi perchè diventerai scomoda, rov

Paura di fallire: Questione di prospettive

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“ Ele: Ho rimandato l'esame. Io: Come mai? E: Non mi sentivo pronta. Però la mia amica l'ha fatto. Ero a fianco a lei e le suggerivo le risposte. Ha preso 28!!! Io: Bene! Dunque se avessi sostenuto l'esame avresti preso 28. E: Si, in effetti...Con lo sguardo basso e pensieroso mi dice: “ non l'ho fatto perchè se non l'avessi superato mi sarei dovuta sorbire i miei che mi giudicano e mi paragonano a mia sorella. Lei è perfetta...” Inoltre, quando ricevo un voto, mi sembra che venga dato alla mia persona non all'esame. Non mi pace sentirmi giudicata, mi fa sentire sbagliata, sempre in difetto.” Ti è mai capitato, in seguito ad una performance di sentirti giudicata come persona? Se si, quali emozioni e riflessioni ha suscitato in te? Scrivile e lavoriamoci insieme. Grazie al mio percorso: “come far fiorire la tua Leadership” Ele ha imparato a: cambiare prospettiva, a dare peso al suo sentire,  ad apprezzare il qui ed ora,  a gratificarsi ed essere felic

PERFEZIONISMO. Gli escamotage di Manzoni

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  Perfezionismo: Gli Escamotage di Manzoni Probabilmente Manzoni e uno dei personaggi che meglio incarna il perfezionismo. Quando decise di iniziare la stesura del suo romanzo, era il 1821 e s'intitolava: "Fermo e Lucia". Nel mentre portò alla luce “l'Adelchi”. Disperdendo risorse, energie fisiche e mentali. Nel 1823, scrisse per la prima volta la parola fine al romanzo. Non soddisfatto, nel 1824, mise mano all'opera apportando notevoli modifiche alla struttura ed anche alla trama. Perché continuò a fare ricerca storica inserendo nel romanzo, vicende e persone realmente esistite come: Il Cardinal Borromeo, la Monaca di Monza, ricalcata su Marianna de Leyva, l'Innominato secondo gli storici era ispirato a Francesco Bernardino Visconti. E Don Rodrigo avrebbe avuto le fattezze di Paolo Orgiano. La dovizia di particolari e la sua ricerca di una ricostruzione, il più possibile, aderente al vero, diedero vita a ben 108 “episodi

Procrastinare. Lo strano trucco di Hugo

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  Nel 1829, un importante editore commissiona a Victor Hugo un nuovo romanzo. Hugo aveva a sua disposizione ben 18 mesi per scriverlo. Ma invece di mettersi a scrivere.. Hugo perse 12 mesi di tempo, dedicandosi ad altri progetti e alla vita mondana. Nell'estate del 1830, l'editore comincia a preoccuparsi. Mancando appena 6 mesi alla consegna del libro e ha la sensazione che il progetto sia ancora in alto mare. E così dà un ultimatum a Hugo: “ O finisci il libro entro il Febbraio 1831, o ritiro la pubblicazione!”. A Hugo venne una strana idea per combattere la sua incredibile pulsione verso la procrastinazione. Raccolse tutti i suoi abiti e chiese alla sua assistente di chiuderli a chiave in un grande armadio. Quell'armadio sarebbe rimasto chiuso fino alla consegna del libro. Senza possibilità di uscire, Hugo rimase in pigiama per mesi. Scrisse furiosamente per tutto l'autunno e l'inverno di quell'anno. Il Gob

Marshmallow Test. La paura di essere fregati

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  “Ho deciso di rifiutare questa offerta di lavoro perchè mi è stata prospettata la possibilità di un lavoro che mi rispecchia di più.  Ho la sensazione che mi sentirò più gratificata. Bene! Mi sembri convinta della tua decisione. Si, lo sono.  Quando ero piccola, ed andavo a trovare la nonna, lei mi chiedeva di aspettare per gustare i biscotti che stava per sfornare. Erano speciali...” Secondo i ricercatori dell'università del Michigan, Silvana, nome di fantasia, è una persona coscienziosa. Dotata di auto controllo e capacità di rimandare le gratificazioni. Secondo la ricerca le persone coscienziose sono: più motivate,  disciplinate, leali ed integre anche in frangenti particolarmente stressanti, amano lavorare. Ti domanderai:  è possibile sviluppare questo talento? La coscienziosità la si coltiva fin dalla primissima infanzia. E' frutto della fiducia tra il bambino e l'adulto( autorità ). Comporta l'esercizio della pazienza e dell'auto- controllo. Il b

Volere non è sempre potere. Come cancellare i tuoi Bias cognitivi.

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Si racconta che in India per addomesticare un elefante, si prenda un cucciolo, gli si lega una zampa con una corda ad un palo. All'inizio cerca di liberarsi, ma dopo 2 mesi, la corda fa parte della sua consuetudine, e non ci prova neanche. Divenuto grande e forte, se volesse potrebbe demolire il palo e tutta la casa, ma non ci prova neanche perchè ormai è un'abitudine acquisita. Ed è convinto di non potersi più liberare. Perchè ti racconto tutto ciò? Probabilmente anche tu ti sei trovata a desiderare e porti degli obiettivi che razionalmente sono abbordabili, ma poi hai ottenuto tutt'altro, con conseguente frustrazione. La mente conscia ti permette di modellare i pensieri, influenzare le emozioni, i comportamenti e i risultati. Ma se pensi che portare l'attenzione, solo, sulla tua razionalità sia la soluzione, la debucle è prossima. Perchè? Il 95% della nostra vita viene regolato dalla mente inconscia. Le emozioni che definisci positive o negative, sono frut

Dicidere non è fare.

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Agisci mai con la paura di o nel dubbio di? Secondo Seneca il successo è frutto dell'incontro tra il talento e  l'opportunità. Qualsiasi cosa prende forma quando sai con certezza ciò che vuoi. Dunque il primo errore è non aver chiaro l'obiettivo. Se hai un obiettivo sfidante, per quanto appassionante e stimolante, nel 90% dei casi non lo porti a termine perché non sei in grado di comunicarlo efficacemente. Non ci credi abbastanza. Forse non sei consapevole della necessità di essere tempestivo, anche sbagliando. Fatto è meglio che perfetto! Ti sei mai detto:  " Adesso non me la sento." "Aspetto, tanto ho ancora tempo." Procrastinare, diventa fonte di stress, frustrazione e così abbandoni. Shoma Morita, psichiatra giapponese, creatore della terapia Morita dice: " prefiggetevi un obiettivo chiaro, accettate i pensieri e le emozioni che suscita in voi, e poi fate ciò che va fatto." Allora  cosa serve? ●Chiarezza per:  •stabilire con luc

Tu sei quello che vedi.

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Un antico detto Hindu dice: "Tu sei quello che Vedi.”  È vero! Ti spiego il perché.  Quando crediamo di riuscire a leggere un’altra persona, in realtà stiamo leggendo la proiezione di noi stessi.  Non siamo in grado di riconoscere nessuna qualità, se in qualche modo non ci appartenga.  Pensiamo alla rabbia. Se diciamo: “quella persona è arrabbiata”, vuol dire che riconosciamo quel sentimento. Vuol dire che in noi ci sono tracce.  Diversamente non saremmo stati in grado d’identificarla.  A volte queste emozioni ci fanno paura e scegliamo di non farle emerge.  Le sotterriamo. Le sopprimiamo. Ma a “Loro” non piace restare nascoste e così, casualmente, ci sentiamo attratti da persone e oggetti che risuonano con la nostra stessa energia.  Questo spiega le nostre scelte del momento.  A cosa serve quanto detto fin ora?  A conoscerci  Ad acquisire consapevolezza  A capire e gestire le nostre emozioni  A crescere come persone  Ad avere un approccio empatico  Ti è mai capitato? 

La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni

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  Ti capita mai di essere così stanca da non riuscire a dormire? Fissato obiettivi per riuscire dimostrare a te stessa di non essere una "principessina" come ti definiscono.  Questi obiettivi ti fanno sentire in gabbia, non ti rappresentano, non permettono di esprimere il tuo potenziale.  Ciò che ne ricavi è stress, rabbia e mortificazione. I tanto agognati risultati e riconoscimenti stentano ad arrivare e col passare del tempo, una vocina subdola ti dice: " non hai talento.  Non sei così capace."  Pensi che forse, quando ti appellano: "principessina" hanno ragione e ti ritrovi a piangere come un fiume in piena.  Le buone intenzioni di ascoltare ed assecondare i sogni altrui stanno costruendo il tuo inferno quotidiano.  Ripensa al passato e ricorda la bambina felice e spensierata che eri.  Ricordi quando ti sei detta: ok, lo ascolto e lo faccio?  Come ti sei sentita?

L'autostima è un muscolo e come tale va allenata.

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. Ricordi quand'è stata l'ultima volta in cui hai ricevuto un complimento?  Ricordi come hai reagito?  La mia è stata fare spallucce, arrossire e dire che era esagerato.  Come fosse scontato, raggiungere il risultato... Sminuirsi è un'arte sopraffina, a cui siamo istruite fin da piccole.  Secondo questa cultura bisogna sempre aspettare che sia l'altro a riconoscere i nostri meriti ad elogiarci, pena il fantomatico:” chi si loda s'imbroda...”  Così facendo resti sempre in attesa del benestare altrui.  Si sfiorano soglie di perfezionismo epiche. E la frustrazione, la rabbia montano come la marea...  E la soddisfazione che meriti? Ed i riconoscimenti del tuo valore, delle tue qualità? Se accetti di sottostare ai parametri altrui, dovrai ritenerti felice e realizzata anche secondo i loro parametri. Come ti fa sentire tutta questa serie di paletti e limitazioni? Se invece impari a riconoscere il tuo valore, i tuoi talenti e risorse, avrai la consapevolezza di poterti sen

Il Flow. Quando sei in stato di grazia.

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Quando mi allenavo in vasca mi capitava di fare dei tempi buoni, ma poi durante la gara i tempi si alzavano.  Cambiava qualcosa.  Ma cosa? A te è mai capitato di essere perfettamente preparato e poi  non riuscire a conseguire il tuo obiettivo, scolastico, lavorativo, sportivo? Le performance vissute in uno stato di flow danno un senso profondo di felicità e gratificazione. Più attività svolgiamo in questo stato più siamo felici. Ma cos'è il Flow? Il Flow è il flusso (o stato di grazia come lo definisco io), la zona in cui sei felice, ti senti competente, un po' sfidato, ti diverti, provi piacere ed hai un po' di crescita. I punti che ti indicherò sono gli elementi del Metodo S.F.E.R.A. creata dal Dott. Vercelli. Possono essere declinati in qualunque contesto mantenendo l'efficacia. Il Flow si trova tra l'ansia e la noia.  In questo punto mente e corpo sono in linea( S incronia).  Sei presente qui ed ora. Il Flow sfrutta i tuoi punti di  F orza, dunque i

Il retaggio culturale. Tutto quello che vedi, osservi ed apprendi nella tua famiglia.

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  Ricordi quando andavi all'asilo, e la mamma si accomiatava dicendo: “mi raccomando fai la brava e condividi il tuo gioco con gli altri bimbi?” E tu col tuo visino tra l'accigliato e l'interdetto ti domandavi: “ma perchè devo condividere il mio Dudù(bambolina di stoffa)?    E' mio! L o romperanno!” Comportandoti, come indicato, la maestra, la mamma, il papà ti lodavano, ti sentivi apprezzata. Ma poi è arrivato il giorno in cui ti sei accorta che era frustrante comportarti diversamente da come sentivi e volevi. Ti sei accorta che la stima di te è legata a ciò che di buono gli altri pensano, riducendo la tua autostima a 0. Ma tu quali qualità e talenti ti riconosci? Saresti in grado di elencarli, senza se e senza ma? Riusciresti a trovare una dote ogni giorno? Prova!