Tu sei quello che vedi.
Un antico detto Hindu dice: "Tu sei quello che Vedi.”
È vero! Ti spiego il perché.
Quando crediamo di riuscire a leggere un’altra persona, in realtà stiamo leggendo la proiezione di noi stessi.
Non siamo in grado di riconoscere nessuna qualità, se in qualche modo non ci appartenga.
Pensiamo alla rabbia. Se diciamo: “quella persona è arrabbiata”, vuol dire che riconosciamo quel sentimento. Vuol dire che in noi ci sono tracce.
Diversamente non saremmo stati in grado d’identificarla.
A volte queste emozioni ci fanno paura e scegliamo di non farle emerge.
Le sotterriamo. Le sopprimiamo. Ma a “Loro” non piace restare nascoste e così, casualmente, ci sentiamo attratti da persone e oggetti che risuonano con la nostra stessa energia.
Questo spiega le nostre scelte del momento.
A cosa serve quanto detto fin ora?
A conoscerci
Ad acquisire consapevolezza
A capire e gestire le nostre emozioni
A crescere come persone
Ad avere un approccio empatico
Ti è mai capitato?
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