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Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

Paura di fallire: Questione di prospettive

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“ Ele: Ho rimandato l'esame. Io: Come mai? E: Non mi sentivo pronta. Però la mia amica l'ha fatto. Ero a fianco a lei e le suggerivo le risposte. Ha preso 28!!! Io: Bene! Dunque se avessi sostenuto l'esame avresti preso 28. E: Si, in effetti...Con lo sguardo basso e pensieroso mi dice: “ non l'ho fatto perchè se non l'avessi superato mi sarei dovuta sorbire i miei che mi giudicano e mi paragonano a mia sorella. Lei è perfetta...” Inoltre, quando ricevo un voto, mi sembra che venga dato alla mia persona non all'esame. Non mi pace sentirmi giudicata, mi fa sentire sbagliata, sempre in difetto.” Ti è mai capitato, in seguito ad una performance di sentirti giudicata come persona? Se si, quali emozioni e riflessioni ha suscitato in te? Scrivile e lavoriamoci insieme. Grazie al mio percorso: “come far fiorire la tua Leadership” Ele ha imparato a: cambiare prospettiva, a dare peso al suo sentire,  ad apprezzare il qui ed ora,  a gratificarsi ed essere felic

PERFEZIONISMO. Gli escamotage di Manzoni

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  Perfezionismo: Gli Escamotage di Manzoni Probabilmente Manzoni e uno dei personaggi che meglio incarna il perfezionismo. Quando decise di iniziare la stesura del suo romanzo, era il 1821 e s'intitolava: "Fermo e Lucia". Nel mentre portò alla luce “l'Adelchi”. Disperdendo risorse, energie fisiche e mentali. Nel 1823, scrisse per la prima volta la parola fine al romanzo. Non soddisfatto, nel 1824, mise mano all'opera apportando notevoli modifiche alla struttura ed anche alla trama. Perché continuò a fare ricerca storica inserendo nel romanzo, vicende e persone realmente esistite come: Il Cardinal Borromeo, la Monaca di Monza, ricalcata su Marianna de Leyva, l'Innominato secondo gli storici era ispirato a Francesco Bernardino Visconti. E Don Rodrigo avrebbe avuto le fattezze di Paolo Orgiano. La dovizia di particolari e la sua ricerca di una ricostruzione, il più possibile, aderente al vero, diedero vita a ben 108 “episodi

Procrastinare. Lo strano trucco di Hugo

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  Nel 1829, un importante editore commissiona a Victor Hugo un nuovo romanzo. Hugo aveva a sua disposizione ben 18 mesi per scriverlo. Ma invece di mettersi a scrivere.. Hugo perse 12 mesi di tempo, dedicandosi ad altri progetti e alla vita mondana. Nell'estate del 1830, l'editore comincia a preoccuparsi. Mancando appena 6 mesi alla consegna del libro e ha la sensazione che il progetto sia ancora in alto mare. E così dà un ultimatum a Hugo: “ O finisci il libro entro il Febbraio 1831, o ritiro la pubblicazione!”. A Hugo venne una strana idea per combattere la sua incredibile pulsione verso la procrastinazione. Raccolse tutti i suoi abiti e chiese alla sua assistente di chiuderli a chiave in un grande armadio. Quell'armadio sarebbe rimasto chiuso fino alla consegna del libro. Senza possibilità di uscire, Hugo rimase in pigiama per mesi. Scrisse furiosamente per tutto l'autunno e l'inverno di quell'anno. Il Gob