Benessere psicofisico e ambienti di lavoro


 Benessere psicofisico e ambienti di lavoro                

Di benessere sul posto di lavoro se ne parla sempre troppo poco.

Quando percepisci il disagio hai paura di essere giudicato e sbeffeggiato.

Condividere apertamente le proprie obiezioni porta ad una maggior conoscenza reciproca, supporto e soluzioni innovative.

In aula con i tutor aziendali è emerso chiaramente che i temi del benessere sul lavoro sono spesso dimenticati quanto sconosciuti.

La sindrome di Burnout è silente quanto subdola.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità fornisce specifiche direttive per individuare la sindrome ed al contempo ne ha tracciato le linee guida per riconoscere gli ambienti tossici esposti a rischio:

·       Turn over molto alto.

·       Relazioni tra colleghi difficili.

·       Forte sensazione di disagio.

·       Costante senso d’inadeguatezza legato al continuo stato di urgenza ed alla sensazione di non disporre delle risorse adeguate.

·       Demotivazione.

·       Mancanza d’iniziativa

·       Assenteismo.

Ho invitato i tutor a mappare il loro “momento” attraverso la S.F.E.R.A. ideata dal dott. Vercelli. Ideatore del metodo. L’acronimo SFERA sta per:

Sincronia: capacità di concentrazione.

Forza: Punti di forza. Hard e soft skill propri da poter sfruttare.

Energia: L’energia spesa per raggiungere gli obiettivi.

Ritmo: L’alternanza del lavoro al riposo ed il loro equilibrio.

Attivazione: La motivazione. Il motore che tutto muove.

Colorare questo mandala ha portato consapevolezza su quelle che sono le aree di miglioramento e di come l’ambiente esterno condizioni le performance.

Condivido con te l’esercizio; puoi raccontare il risultato nei commenti, confrontandoti con la rete o puoi scrivermi in privato per un confronto ad personam.

Questo può essere un buon punto d’inizio per fare delle valutazioni sul tuo ambiente di lavoro ed il tuo benessere psicofisico, perché “prevenire è meglio che curare.”


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