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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Vuoto

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Vuoto Una delle frasi che senti ripetere più  spesso, soprattutto in questi giorni é: "il bicchiere mezzo vuoto." Certo alla vista sembra pieno per metà.   Ma non è così. Quello spazio vuoto, che sovrasta il liquido, é tutt'altro che vuoto. Ci sono desideri, auguri, aspettative. C'è l'aria. Ci sei tu. Aristotele diceva che la natura non tollera il vuoto. Tende sempre a colmarlo in un modo o nell'altro. Come la natura, tu puoi decidere di colmare quel vuoto, che sarebbe comunque colmato a prescindere. Dunque hai il potere di decidere come colmarlo- col silenzio, col rumore dei tuoi pensieri o con un gesto di deliberata consapevolezza. Levando il calice in questo giorno ti auguro di averlo pieno di consapevolezza, nuovi progetti e millesimato per me. Nel tuo calice cosa c'è? I migliori auguri anime belle.

Masochista

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  Scusa è l’incipit di una frase a cui segue “non lo farò più”. Scusa significa prendere atto di aver sbagliato. Scusa è una parola potente tanto quanto tossica. Va usata con cura. Tossica perché mette in inferiorità psicologica chi la usa. Potente perché apre le porte alla possibilità di rimediare ad un errore. Quando offendi qualcuno, quando sbagli è la parola più adatta. Quando qualcuno ti fa un torto, ti offende la prima volta, e si scusa, gli rispondi- ok! Ma dalla seconda volta in poi questa persona è recidiva. La prossima volta che qualcuno nuovamente ti ferisce, tu rispondi:” scusa un piffero. Non ti scuso.” Buona sì. Pirla no.   Senti, che effetto fa?

Nessuno può ferirti, se tu non lo permetti.

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  La prima volta capita. Non lo sapevi. La seconda volta ci stai attenta. E nonostante tutto è capitato. Ancora. La terza volta basta. Chi hai difronte l’hai pesato, misurato e trovato mancante. Sai perfettamente che quel modo di comportarsi ti ferisce. Umilia la tua persona e professionalità. Sai perfettamente che quella relazione professionale, per te è solo, fonte frustrazione. E’ semplice, comodo e fin troppo facile dire: “non ho alternative.” “Un cliente è sempre un cliente.” “Tanto prima o poi dovrà pagarmi.” Intanto stanca e frustrata, a casa ed a lavoro sei intrattabile, respingente e poco performante. Quando manchi di rispetto a te stessa, alla tua professionalità, alle tue emozioni- quale rispetto vuoi che abbiano gli altri per te? Sei tu che con il tuo agire insegni agli altri come comportarsi con te. Sei tu che tracci il confine invalicabile piantando dei paletti tanto visibili quanto riconoscibili e limitanti per l’altrui agire. Buona sì. Pirla NO. Se

Perché dici sempre sì

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  Perché dici sempre sì “Sii obbediente.” Ti dicono. “Mi raccomando- Fai la brava.” Ti dicono. “Lo dico per il tuo bene.” Ti dicono. Tante tantissime volte ti sei sentita ripetere queste frasi di sprono a “fare la cosa giusta”. Ad assecondare l’idea che gli altri hanno di te. Assecondare il volere il volere altrui con un cordiale sì è semplice. Gestire le relazioni con un sì, rende tutto molto facile. Conciliante. Fuori. Mette a tacere il tuo critico interiore. Fin dalla più tenera età acquisisci direttamente ed indirettamente. Consciamente ed inconsciamente delle lezioni di vita, che creano Bias. Come la F.O.M.O., la loss aversion ed il confirmation bias. Questi sono tanto trasversali quanto ricorrenti. La F.O.M.O è un acronimo. Significa fear of missing out. E’la paura di essere abbandonati. Estromessi dalle relazioni famigliari, amicali o lavorative. La paura di essere soli è logorante porta importanti stati d’ansia. A questa fa gioco la loss aversion – la paura

30minuti

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  Leggi per piacere. Leggi per formarti ed informarti. Leggi per diventare più intelligente.   Il cervello è plastico. Ha la capacità di cambiare la sua funzione e struttura, anche in età adulta. La lettura è una vera coccola per il cervello perché stimola la creazione di nuovi percorsi neurali. Il lobo temporale sinistro ne trae grande beneficio. Di questo beneficio ne giovano anche gli altri 3 lobi. Il dott. Berns, con il suo team di neuroscienziati, ha dimostrato che leggere tutti i giorni, per diletto o per necessità stimola le doti neuroplastiche del cervello: aumentandone le dimensioni e le connessioni neurali. A te che leggi riscontrerai: un’aumentata capacità di concentrazione ed attenzione, acquisirai un vocabolario più ricco, sarai più veloce nell’apprendere nuove lingue, migliorerà la tua memoria visiva e la memoria di breve e lungo temine. Dunque benefici a cascata su tutte abilità cognitive. Con soli 30 minuti al giorno. Se è vero che: “ognuno fa quel c

Contrasto

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“A tutti noi è capitato di vivere dei momenti in cui ci accorgiamo che gli altri non ci capiscono più. Ma questo, lungi dall’essere un fatto negativo, è segno della nostra emancipazione, del nostro sviluppo psicologico. Infatti, se siamo sempre compresi, vuol dire che parliamo il linguaggio degli altri, un linguaggio collettivo. Ma se il nostro atteggiamento e le nostre idee sono originali, non possiamo più essere capiti, perché esprimiamo qualcosa di nuovo. Ecco allora nasce un senso di estraneità reciproca, per cui la nostra ricerca di una strada individuale viene considerata almeno una “stranezza”. Cit E’ per contrasto che ti definisci. Facendo brillare la tua luce più di altre. Perché la stella sei tu. L’oscurità fa paura perché non riesci a vedere oltre. Così se ti trovassi al buio non cercare altre luci. Sii tu la tua sorgente luminosa, impegnandoti a splendere ancora di più, di una luce calda ed abbagliante.  

“Così come stai dici. Così come dici stai.”

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  “Così come stai dici. Così come dici stai.” “Non ci pensare.” Ti dici “Non aver paura.” “Non preoccuparti.” Secondo l’autore di questa citazione è sufficiente a dirimere la questione. Perché quando pronunci delle parole o le neghi, come nell’esempio sovrastante, attivi aree specifiche del cervello che innescano la produzione di ormoni e neurotrasmettitori che influenzano lo stato in cui sei. Le parole che usi innescano inconsciamente una ricerca d’idee e situazioni collegate alle parole scelte. Il processo è tanto veloce quanto inconscio. Così se continui a ripeterti:” non aver paura” stimolerai pensieri, idee ed emozioni che ti fanno paura. Facciamo un esempio: io ti dico e scrivo: caffè. So già che lo hai visualizzato e perché no, anche pregustando. Tieni a mente questa regola: “Evocare un frame lo rinforza.”   #comunicazioneefficace #neuroscienze #percorsidicoaching #business