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Visualizzazione dei post con l'etichetta Autosabotaggio

Paura di fallire: Questione di prospettive

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“ Ele: Ho rimandato l'esame. Io: Come mai? E: Non mi sentivo pronta. Però la mia amica l'ha fatto. Ero a fianco a lei e le suggerivo le risposte. Ha preso 28!!! Io: Bene! Dunque se avessi sostenuto l'esame avresti preso 28. E: Si, in effetti...Con lo sguardo basso e pensieroso mi dice: “ non l'ho fatto perchè se non l'avessi superato mi sarei dovuta sorbire i miei che mi giudicano e mi paragonano a mia sorella. Lei è perfetta...” Inoltre, quando ricevo un voto, mi sembra che venga dato alla mia persona non all'esame. Non mi pace sentirmi giudicata, mi fa sentire sbagliata, sempre in difetto.” Ti è mai capitato, in seguito ad una performance di sentirti giudicata come persona? Se si, quali emozioni e riflessioni ha suscitato in te? Scrivile e lavoriamoci insieme. Grazie al mio percorso: “come far fiorire la tua Leadership” Ele ha imparato a: cambiare prospettiva, a dare peso al suo sentire,  ad apprezzare il qui ed ora,  a gratificarsi ed essere felic

PERFEZIONISMO. Gli escamotage di Manzoni

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  Perfezionismo: Gli Escamotage di Manzoni Probabilmente Manzoni e uno dei personaggi che meglio incarna il perfezionismo. Quando decise di iniziare la stesura del suo romanzo, era il 1821 e s'intitolava: "Fermo e Lucia". Nel mentre portò alla luce “l'Adelchi”. Disperdendo risorse, energie fisiche e mentali. Nel 1823, scrisse per la prima volta la parola fine al romanzo. Non soddisfatto, nel 1824, mise mano all'opera apportando notevoli modifiche alla struttura ed anche alla trama. Perché continuò a fare ricerca storica inserendo nel romanzo, vicende e persone realmente esistite come: Il Cardinal Borromeo, la Monaca di Monza, ricalcata su Marianna de Leyva, l'Innominato secondo gli storici era ispirato a Francesco Bernardino Visconti. E Don Rodrigo avrebbe avuto le fattezze di Paolo Orgiano. La dovizia di particolari e la sua ricerca di una ricostruzione, il più possibile, aderente al vero, diedero vita a ben 108 “episodi

Procrastinare. Lo strano trucco di Hugo

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  Nel 1829, un importante editore commissiona a Victor Hugo un nuovo romanzo. Hugo aveva a sua disposizione ben 18 mesi per scriverlo. Ma invece di mettersi a scrivere.. Hugo perse 12 mesi di tempo, dedicandosi ad altri progetti e alla vita mondana. Nell'estate del 1830, l'editore comincia a preoccuparsi. Mancando appena 6 mesi alla consegna del libro e ha la sensazione che il progetto sia ancora in alto mare. E così dà un ultimatum a Hugo: “ O finisci il libro entro il Febbraio 1831, o ritiro la pubblicazione!”. A Hugo venne una strana idea per combattere la sua incredibile pulsione verso la procrastinazione. Raccolse tutti i suoi abiti e chiese alla sua assistente di chiuderli a chiave in un grande armadio. Quell'armadio sarebbe rimasto chiuso fino alla consegna del libro. Senza possibilità di uscire, Hugo rimase in pigiama per mesi. Scrisse furiosamente per tutto l'autunno e l'inverno di quell'anno. Il Gob

Cosa nascondono le persone forti

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    Essere amati profondamente da qualcuno ti dà forza. Amare profondamente qualcuno ti dà coraggio –  Lao Tzu Se ti chiedo di pensare ad una persona forte: chi ti viene in mente? La nostra cultura ci ha inculcato l'idea che essere forti sia sinonimo di risolutezza, capacità di decidere cosa è bene e cosa e male senza esitare, quasi come se fossi insensibile a ciò che ti circonda. Ma è davvero così? Penseresti mai che chi è forte magari piange, commosso da un film? Ebbene si. La persona veramente forte conosce e riconosce le sue emozioni, le sue fragilità e le paure che conseguono. Si coccola, prende le sue decisioni consapevolmente, agisce nel pieno rispetto di se. Al di là delle aspettative di chi lo circonda. Quando sei veramente forte, consapevole di ciò che vuoi, agisci affinchè accada. Forse sbaglierai, ma da quel errore ne saprai trarre un monito. Spesso dietro un cavaliere dalla lucente armatura si cela un bimbo interiore non accudito,