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𝑫𝒊𝒔𝒕𝒂𝒏𝒛𝒂 𝒇𝒊𝒔𝒊𝒄𝒂 = 𝑫𝒊𝒔𝒕𝒂𝒏𝒛𝒂 𝒆𝒎𝒐𝒕𝒊𝒗𝒂

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𝑫𝒊𝒔𝒕𝒂𝒏𝒛𝒂 𝒇𝒊𝒔𝒊𝒄𝒂 = 𝑫𝒊𝒔𝒕𝒂𝒏𝒛𝒂 𝒆𝒎𝒐𝒕𝒊𝒗𝒂 “Lontano dagli occhi. Lontano dal cuore.” Hai già sentito questa frase. Vero? Un’emozione ti pervade. La tua mente corre a tutte quelle situazioni professionale e personali in cui la distanza è un fattore chiave. Quando la distanza fisica è tanta, l’empatia diminuisce. La comunicazione efficace diventa imprescindibile. Il recente passato ha dato una svolta importante alle relazioni a distanza. In alcuni casi, le interazioni vis a vi sono insostituibili. É anche vero che poter comunicare a distanza comporta un significativo risparmio di tempo e danaro. Nelle relazioni a distanza l’empatia va a scemare, perché il cervello è completamente irrazionale. 𝑷𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒄𝒆𝒓𝒗𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒅𝒊𝒔𝒕𝒂𝒏𝒛𝒂 𝒇𝒊𝒔𝒊𝒄𝒂 è 𝒅𝒊𝒔𝒕𝒂𝒏𝒛𝒂 𝒆𝒎𝒐𝒕𝒊𝒗𝒂. Non potendo sempre gestire le distanze, la comunicazione si avvale di quelle che Lakoff chiama metafore incarnate. Di qui espressioni come: "Ti sono vicino.” “Ti sto ac

Vita privata + Lavoro – Te stesso = Fallimento

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  Vita privata + Lavoro – Te stesso = Fallimento   “Devo lavorare fino a tardi. Ok! Niente palestra.” Ti dici “Troppi impegni. Mi rilasso un’altra volta.” Ti dici “Il corso di formazione, deve aspettare. Lo farò più avanti.” Ti dici. C’è tempo per tutto e tutti ad eccezione di te. Tutto sembra stare prima di te. E per te cosa c’è? Scarsa lucidità di pensiero, frustrazione e rabbia perché ti senti sempre più incapace di agire. Mostrarti troppo flessibile, accondiscendente e disponibile insegna agli altri come comportarsi. Con il tuo comportamento insegni loro come trattarti. Hai sicuramente sentito dire: “Ama il prossimo tuo come te stesso.” Questo insegnamento, spesso frainteso, ti dice che per dare amore, in tutte le sue declinazioni, devi dare amore, prima a te stessa. Dedicare spazio, tempo, cura a te. Alla tua persona. Innamorati di te. Perché l’unica relazione che dura una vita.

Scacco matto alla ragione

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  Scacco matto alla ragione Le tue emozioni mettono in scacco la ragione; soprattutto quando servono decisioni rapide e veloci. L’istinto spesso è ingannevole. Ripensa a tutte quelle volte in cui hai detto: “Ho agito di pancia.” Oppure hai detto: “Di pancia farei così.” Non ultima: “Il mio istinto non delude mai.” Hai detto. E col senno di poi: “ah lo sapevo.” “Me lo sentivo.” “Lo dicevo che non c’era da fidarsi.” E per te? Solo una cocente delusione. Se davvero lo sapevi, lo sentivi, lo dicevi non saresti qui a rimuginare. L’istinto funziona quando stai bene. Quando sei stanco, affamato, stressato l’istinto ti dirà che ti sei meritato quel cioccolato (zuccheri raffinati), quel drink (alcool), qualche “coccola” assai poco sana (la sigaretta). Respira profondamente e ripeti con me: “Non promettere quando sei felice, non rispondere quando sei arrabbiato, non decidere mentre soffri e non agire se non ne sei convinto.”cit Ti vedo che lo stai ripetendo.

L’euristica della disponibilità

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  L’euristica della disponibilità “Solo perché sono bionda nessuno mi prende sul serio.” “Inventing Anna” è una serie basata su una storia vera che mi ha fatto pensare a quanto bias ed euristiche siano fuorvianti e radicati. L’euristica della disponibilità è una scorciatoia mentale che induce a effettuare valutazioni fondando il giudizio sull’impatto emotivo e la sua intensità. Dunque il cervello ricorda meglio ciò che lo impressiona di più. Il cervello rettile, per mantenerci sani e salvi, giudica velocemente, solo0,3 secondi. Anche commettendo errori madornali. La prima impressione conta. Moltissimo. Come ti mostri influenza il tuo cervello, lo rende reale. Così indossare un paio di occhiali può farti sentire intelligente. Come un capo firmato, un accessorio, un profumo o un colore soprattutto quando non rispecchia il tuo umore. Questi elementi sono un potente mezzo per influenzare il tuo stato e condurti al risultato desiderato. Quando entro in aula o in sessione indos

Esercizio Detox

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Esercizio detox “La nostra memoria è poco più di un’illusione.” Cit Ricordi solo alcuni fatti. Ricordi meno ciò che ti è utile. Ricordi solo ciò che tiè più comodo. Puoi raccontare il tuo passato così: “Sono stati 8 mesi tremendi. Pesantemente criticato dalla mia responsabile, che ha lasciato un feedback negativo. Di lì ha alzato un muro e non è stato più possibile avere un chiarimento. Oppure puoi raccontarlo così:  “Gli scorsi 8 mesi sono stati molto intensi. Hanno meritato attenzione. Ho ricevuto il feedback dalla mia responsabile e non ho avuto ancora modo di confrontarmi con lei. Al momento, lei sembra poco interessata a comunicare con ime in maniera trasparente. Nel 1esempio ci sono parole come: tremendo, criticato, negativo e muro. L’effetto biochimico, se ti osservi te lo senti addosso. Nel 2 esempio invece, ci sono parole come: intenso, attenzione, trasparente e confronto. Qui l’effetto biochimico è buono, puoi riscontrarlo su te stesso. Ora. E, da un input positiv

La lamentela

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    “La lamentela ti rende schiavo di ciò di cui ti stai lamentando. Solo chi non è in grado di controllare il suo destino spreca tempo per lamentarsi. Chi è divenuto condottiero della propria vita non si lamenta ma agisce per modificare ciò che non gli piace.“ Cit A chi non è mai capitato di sfogarsi. Di pronunciare tra calde lacrime parole dolorose, cariche di sofferenza e cattive? Una volta va bene. Quando ti sfoghi, ti lamenti o rimungini, quei pensieri ancor prima di diventare parole sono emozioni che scatenano nel tuo corpo la produzione del cortisolo, meglio noto come l’ormone dello stress. Le parole che scegli per dar forma a quei pensieri diventano la tua realtà. Ti senti triste, frustrato, impotente. Questo frame ti porta ad isolarti. Divieni vittima di te stesso. Il continuo rimuginio ti induce a prestare attenzione, solo al mero calcolo. Ad avere sempre il dito puntato verso l’altro, ignorando di averne ben tre rivolte verso te stesso. Rimugini o agisci?

Maneggiare con cura

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  Per vivere serenamente, gestire le proprie fragilità è imprescindibile. Ed è assolutamente inutile negare che ci siano. Perché ciò accada è necessario conoscerle e avere il coraggio di manifestarle, affinché chi si avvicina ti possa trattare con la dovuta cura, rispetto e attenzione. Con lo stesso timore che hai di mandare in frantumi una confezione su cui c’è scritto: “Maneggiare con cura.” Quando leggi quell’avvertenza sai che: c’è qualcosa di grande valore al suo interno. Di unico. Ed in caso di rottura, come si dice: “chi rompe paga ed i cocci sono suoi.”