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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

Perfettamente imperfetta.

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Un senso d'insoddisfazione ti accompagna quasi da sempre, come piccoli sassolini nelle scarpe che, camminando, toccano ogni punto della tua vita. Una sensazione di fastidio che non riesci ad eliminare. Eppure hai tutto in regola: una casa, un lavoro “decente”, un compagno o una famiglia. Hai compiuto i passi giusti, forse poco convinta, ma erano quelle da fare, per non deludere nessuno. Ma allora cosa c'è che non va? Come mai non riesci ad apprezzare ciò che hai faticosamente conquistato? La risposta è scomoda. Ci hanno insegnato che la vita di una persona è come un puzzle. Ci sono dei passaggi chiave, imprescindibili, senza i quali nulla ha senso... Laurearsi (...) Avere una relazione stabile, (se sei donna, devi avere dei figli.) In questo “gioco” c'è una regola non scritta, ma emotivamente vincolante. Ci tieni tanto all'amore e soddisfazione dei tuoi genitori; e poi chi sogna di diventare un fallito?

La paura: sei pronta al cambiamento?

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  Qualche giorno fa mi ha contattato un potenziale cliente. Mi racconta che ha problemi sul lavoro: si sente demotivato, sfruttato, non ascoltato abbandonato a se stesso. Gli ho chiesto come potevo essergli utile. La risposta è stata: vorrei che me lo dicessi tu, perché ho paura di sbagliare; di perdere le sicurezze che ho.( Sono vecchio per cambiare, non avrei più sicurezza economica, sono anni che lavoro nella stessa ditta..) La paura è parte di noi. E' un' emozione che va accolta, ascoltata. Il suo compito è quello di proteggerci. Se provi ad affrontarla a muso duro, potrebbe diventare stress e trasformarsi in ansia... La paura è figlia delle tue fragilità. Dunque per ben agire il cambiamento in modo proficuo: impara ad ascoltarla, riconosci e conosci le tue fragilità, conosci e riconosci i tuoi talenti e risorse, abbi fede in essi, abbi il coraggio di sperimentare. Questi piccoli

Un Passo Indietro. Perdonare per essere felici.

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  Un saggio chiese al discepolo di riempire un sacco con delle patate, nel farlo doveva pensare a tutte le persone che non riusciva a perdonare. Rapidamente il suo sacco si riempì di patate. “ Porta con te il sacco sempre con te per una settimana.” disse il saggio. Inizialmente non fu particolarmente gravoso. Ma dopo un po’, sembrava essere sempre più pesante. Dopo qualche giorno, il sacco cominciò a puzzare. Non era solo faticoso, era anche sgradevole. Finalmente la settimana terminò. Il saggio domandò al discepolo: “Quali riflessioni hai maturato?” “ Quando siamo incapaci di perdonare gli altri, portiamo sempre con noi emozioni negative, proprio come queste patate. Questa negatività diventa un fardello sempre più pesante. Dunque l'unico modo per alleggerire il fardello è: perdonare, se stessi e gli altri.. fare un passo indietro, provare a guardare il punto di vista altrui, essere meno rigidi; probabilmente la rigidità che utilizzi nei confron

OTIUM

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  Io credo che quelle che vengono chiamate soft skills siano innate e difficilmente costruibili. Ciò non toglie che possano essere coltivate attraverso: l'esperienza continua e costante; alla maieutica; all'otium dei latini; ad una comprensione e consapevolezza di se.                                                                            Per questa serie di motivi penso che la definizione soft skills sia infelice quanto inappropriata. Cosa c'è di più difficile d'imparare a pensare con senso critico? Quanto è difficile imparare ad ascoltarsi per essere in grado di cogliere l'intuizione? Quanto è complesso riuscire a dare la giusta attenzione ai dati ed a sintetizzarli? Quanto sta accadendo, porta al tramonto dell'uomo dei lumi, che in maniera scevra da ogni emozione plasma il suo presente. Tutto ciò che è misurabile, definito, concreto sarà delegato alle macchine. Questo tipo di sapere per

I tuoi blocchi e come superarli.

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  Ho notato che le persone bloccate condividono alcune convinzioni sbagliate ed estremamente pericolose. - SCETTICO. Credi che i tuoi desideri non possano realizzarsi. Scommetteresti sui sogni di chiunque, ma non sui tuoi - IL MERITO. Chi sei tu per meritare abbondanza, felicità e realizzazione? Non sei niente di speciale e credi di non aver fatto niente di speciale per meritarti il successo. - COSTOSO E LENTO. La psicoterapia del passato ci ha abituato a pensare che il cambiamento è un processo lungo, doloroso e costosissimo  - NON DURERÀ. Ammesso e non concesso che funzioni, lo dico sottovoce, certamente durerà poco e poi tutto tornerà come prima. Perché in fondo, SO CHE SONO FATTO COSÌ. - IO SONO UN CASO PIU' UNICO CHE RARO. Una percentuale altissima di persone che iniziano un percorso è convinto di essere un caso da manuale, di avere problemi indistricabili e che, nonostante il coach sia preparatissimo, non funzionerà. Quante di queste affermazioni hai

Come i bambini

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  Hai mai osservato i bambini giocare? Quando i bambini giocano insieme è già possibile osservare le loro soft skills, innate, che si manifestano. Puoi osservare le caratteristiche di quello che fa il "capetto", il leader occulto, il gregario, l'osservatore, l'emotivo, l'empatico. Agiscono secondo la loro indole, il loro sentire. Quando ti osservano, forse scopriranno qualcosa di nuovo, diverso dalla loro routine e ti inondano di domande; ti inondano di: perché? Provi a spiegarglielo, se non sono soddisfatti insistono facendoti domande che ti spiazzano, che ti lasciano basita e stupita per la capacità: • di osservazione, •di sintesi, •di pensiero critico. Il verbo criticare viene dal greco CRINEIN significa: giudicare. Nella "Critica Della Ragion pura" di Kant, il giudizio era il momento in cui i processi mentali portavano alla conclusione di un ragionamento. Questo induce a pensare che tutte le volte che assecondi: il "si fa c

I Pregiudizi: ovvero tutto ciò che ti impedisce di realizzarti.

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I Pregiudizi: ovvero tutto ciò che ti impedisce di realizzarti. Meritare: Nel tuo dialogo interiore ti capita di porti la domanda: Chi sei tu per meritare abbondanza, felicità e realizzazione? Risposta: non sei niente di speciale come potresti meritare il successo? Fede : No, non intendo l'anello al dito, ma il credere che i tuoi desideri non siano realizzabili. Sono un caso da manuale. Spesso chi decide di intraprendere un percorso pensa di essere un caso più unico che raro, di avere problemi irrisolvibili nonostante le indiscusse capacità del coach. Non funzionerà. Lungo, Doloroso e Dispendioso. S iamo abituati a pensare che il cambiamento sia un processo lungo, che comporta fatica ed un certo impegno economico. Scetticismo.  Ammettendo che funzioni, e ci sia il risultato, sicuramente avrà vita breve e poi tornerà tutto come prima. So come son fatta. Sappi che i pregiudizi sono errati. Chiun

I pensieri danno forma al mondo

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  Sai cosa sono le affermazioni? Quante volte ti capita davanti allo specchio di rimuginare e poi, bruscamente ti dici: “ Smettila di fare la scema e fai quello che ti fa stare meglio?” Le affermazioni sono parole. Ogni affermazione, ripetuta crea la tua realtà. Attraverso immagini mentali, cariche di energia, danno vita alle credenze che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni. Peccato che spessissimo lo facciamo in maniera negativa ed inconscia. Qui di seguito ti lascio 10 affermazioni positive che utilizzate con costanza miglioreranno la tua vita. Come? Migliorando l’autostima; il nostro modo di prendere le decisioni; il nostro approccio mentale; la creatività; la produttività. La mia vita mi piace: “Oggi sarà un buon giorno per essere la miglior versione di me.” I miei pensieri creano la realtà: “mentre ti prepari per uscire, immagina quello che farai durante la giornata? Chi incontrerai? Come ti sentirai?” Sii

La Formazione

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  “ La cosa migliore da fare quando si è tristi ”, replicò Merlino, cominciando a soffiare e sbuffare, “ è imparare qualcosa . È l'unica cosa che non fallisce mai. Puoi essere invecchiato, con il tuo corpo tremolante e indebolito, puoi passare notti insonni ad ascoltare la malattia che prende le tue vene, puoi perdere il tuo solo amore, puoi vedere il mondo attorno a te devastato da lunatici maligni, o sapere che il tuo onore è calpestato nelle fogne delle menti più vili. C'è solo una cosa che tu possa fare per questo: imparare. Impara perché il mondo si muove, e cosa lo muove. Questa è l'unica cosa di cui la mente non si stancherà mai, non si alienerà mai, non ne sarà mai torturata, né spaventata o intimidita, né sognerà mai di pentirsene. Imparare è l'unica cosa per te. Guarda quante cose ci sono da imparare.” (Mago Merli

Nuove domande aprono gli occhi su nuovi mondi

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Da un anno a questa parte, la pandemia ha fatto si che ci ponessimo nuove domande. Le nuove domande hanno il pregio di riuscire ad aprire nuove porte dinanzi ai nostri occhi. Tutti ci siamo domandati, e continuiamo a farlo: come sarà il lavoro del futuro? Siamo diventati consapevoli che il tempo è prezioso... Ed uno dei temi più discussi è la felicità sul lavoro. Non esiste una ricetta poiché siamo tutti diversi ma con gli ingredienti si può sperimentare. Nel mio post precedente dicevo che un lavoro deve essere appagante e deve rispondere ai seguenti requisiti: mi appassiona ciò che faccio; guadagno molto bene e ciò mi basta; mi sento efficace, mi da molto tempo libero. Ma oltre ad essere appagante ci sono altre componenti: Il ritmo di lavoro è fondamentale perchè ne determina la salute fisica e mentale. L'ambiente, che nutre la mia creatività, alimenta il problem solving. Il guadagno, quando si parla di soldi s

Sei pronto a cambiare lavoro?

  Mi occupo di persone e da più di 10 anni. L'attitudine al Coaching la definirei innata. Spesso mi viene chiesto qual è il lavoro più adatto a me? Perchè mi sento in gabbia? Perchè mi sento sprecata nel ruolo che ricopro? Sono in grado di svolgere diverse mansioni... ma nessuna mi gratifica particolarmente. Chi mi pone queste domande si lamenta di muoversi alla cieca. Sente sempre più frustrante il peso di non sapere quale strada prendere. Ricordo l'espressione del viso di una coachee che, in sessione, sperava arrivasse la formula magica e con lei la tanto agognata soluzione. Ahimè non la possiedo! E' sicuramente un bene perchè perderesti la tua originalità, fatta di luci ed ombre. Il lavoro della vita non esiste. Trovare a vent’anni o trenta un lavoro e di continuare a farlo finché pensione non vi separi, è limitante Certo capita. Scegliendo un percorso di studi o di carriera, forse sono state costruite delle aspettative. Ma è necessario

Sfide/sfighe: La profezia che si auto avvera.

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  Quante volte ti capita di pensare che troppe cose non funzionano? Ti ritrovi a crogiolarti nella sofferenza e magari pensi che è proprio il momento che arrivi un'altra sfiga, quindi oltre il danno la beffa. Così facendo nutri le tue paure. Non ti fermi a constatare ciò che di buono e bello ti accade. Pensi che la tua felicità vada vissuta con parsimonia per evitare il contraccolpo della sfiga. Scegli di soffrire sempre, come se non ne fossi meritevole di godere di ciò che hai fin qui costruito. Hai mai sentito parlare della profezia che si auto avvera? No!? Le neuroscienze ti insegnano che quando pensi a ciò che ti rende felice e sei grata, il tuo cervello si nutre di questa energia positività e tu risulti essere più felice, solare, aperta alle possibilità e la trasmetti. Immagina di fare un colloquio con questa carica.... Raccontami: Ti aspetti sempre il peggio? Quanto e come nutri la tua positività?

La ricetta perfetta per trovare lavoro. La ricetta di Confucio

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“Scegli il lavoro che ami e non lavorerai un giorno.” Confucio Caro Confucio non sono completamente d'accordo con te. Molto spesso le persone che incontro mi dicono di sentirsi in gabbia, per nulla gratificate dal lavoro che svolgo. Sono professioniste, imprenditrici che il lavoro se lo sono creato o ereditato. Nonostante tutto si sentono a disagio, frustrate dalla solita routine e dal senso del dovere. Loro hanno preso delle decisioni importanti, in merito a percorsi di studi o di carriera, quando erano molto giovani sull'onda delle aspirazioni del momento o delle aspettative altrui.. Questo poco conta perchè i desideri, le passioni, le aspirazioni possono anche cambiare e non c'è niente di male. A volte chiedo: Cosa vuoi fare da grande? Sembra una domanda per bambini, ma è estremamente evocativa; ti riporta alla piacevole sensazione di leggere dell'infanzia. Con questa sensazione cosa vorresti fare? Quando sei nella tormenta, vor

Senza stimoli

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  “Ogni giorno in cui non abbiamo migliorato noi stessi è un giorno perduto.” Lao Tsu Ti lamenti di non trovare più piacere nel lavoro che svolgi. Pensi che è diventato monotono, abitudinario, senza stimoli. Ti senti come un criceto che corre su una ruota senza giungere a nessun risultato. Sfiancato dalla fatica e con la testa che quanto a soluzioni è una tabula rasa. Riesci a ricordare quand'è stata l'ultima volta in cui hai agito meccanicamente. Si! meccanicamente, senza ascoltare la tua coscienza? Se non fosse per la tua coscienza, per più del 80% delle volte agiresti in maniera diversa, più autentica, spontanea. Le nostre reazioni sarebbero istintive se non fosse per la coscienza che le inibisce. La coscienza frena il cambiamento. Ostruisce il tuo agire con ragionamenti logici, artificiosi, sfiancanti. La biologia chiama questo stato omeostasi. Serve a mantenere lo status quo. E allora come si avvia il cambiamento? Guardandoti intorno

Il giudizio e la rigidità che nasconde.

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  Hai sempre creduto che la gentilezza, la disponibilità e l'accoglienza fossero per te dei valori imprescindibili. Dei valori in cui hai creduto anche a discapito di te stessa. Ti sei fatta in 4, poi in 8, pur di far piacere ad amici, colleghi, famigliari. Il non prodigarti per gli altri ti genera quel fastidioso senso di colpa che fai fatica a mandar via. Ma poi quando sei tu a chiedere nessuno è disponibile. E quei no ti fanno fumare le orecchie dalla rabbia e ti irrigidisci. Indossi toga e martello e ti trasformi nel più severo dei giudici, quasi come se pretendessi essere ricambiata, magari parli ed agisci in modi molto difformi dal tuo essere. Ti sei ridotta ad un cumulo di rabbia, frustrazione e delusione. Ecco, in quel momento hai manifestato la trasformazione dei tuoi valori in rigidità e tutto a tuo discapito. Esattamente con la stessa fermezza con cui giudichi gli altri tu giudichi te stesso. Quindi sei per te vittima e carnefice. Ma allo

Leadership Mindset

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  Il tuo zaino straborda di responsabilità, le spalle ti dolgono ed arranchi. Ti sei prodigata al punto da non riconoscerti più. Vorresti solo urlare a squarciagola; ma senti che non ne hai ne la forza ne la volontà, già immagini le reazioni di chi ti circonda. Ti accartocci su di te, chiusa nel mutismo, speri che tutto passi in fretta. Ti domandi: come ho potuto farmi questo? Come ho potuto ridurmi ad una voce sorda? Come mai chi mi circonda non riconosce il valore che merito nonostante tutto? In realtà sono le tue paure ad averti portato a questo: paura di perdere ciò a cui tieni(lavoro, affetti)ed intanto ti accolli anche le loro frustrazioni paura di imporre le tue regole, e rispettarle, tu in primis paura che alla tua età non ci sia più futuro(lavoro e relazioni) ed alla base c'è la mancanza d'ascolto di te, di ciò che desideri. Al limite della sopportazione ti sei detta: Ricomincio da me. Perchè hai capito che l'unica che

Non mi ascoltano

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  “ A che ti giova insegnare agli altri, se intanto tu per primo n on ascolt i te stesso?” F. Petrarca Ti è mai capitato di pensare: “ma cavolo proprio non mi ascoltano!” Riprendi i tuoi collaboratori perchè non eseguono il lavoro secondo le indicazioni. Questa situazione quali emozioni scatena? Ti va di fare un esercizio? Si, allora leggi qui individua la situazione che genera malessere. Identifica le emozioni che questa situazione arreca. Valuta se l'emozione che stai provando può migliorare la tua situazione. Riporta su un foglio tutte le considerazioni effettuate. Trova 10 soluzioni per quella situazione, e per ognuna di esse scrivi come ti fa sentire. Esempio: Non mi ascoltano. Vorrei che fossero più responsabili. Come mi fa sentire? Ne parlo con un collega. Faccio notare che prima erano più attenti. Constatare che non mi ascoltano. Potrei fornire indicazioni più specifiche. Potrei svolgere del lavoro con